Mantova ed i suoi laghi
La città di Mantova è famosa per i suoi laghi e per i fiori di loto Mantova, storica città dalle bellezze diffuse, rimanda di sé una doppia immagine nelle acque dei laghi alimentati dal fiume Mincio, che viene dal Garda.
Mantova è una “città d’acqua”, ed è circondata da tre laghi – il Lago Superiore, il Lago di Mezzo e il Lago Inferiore – e dalla vegetazione particolarissima dei fiori di loto (“Nelumbium nucifera”), che nel periodo estivo sbocciano e fioriscono con il loro tocco romantico-esotico. La presenza dei fiori di loto, che formano un’isola galleggiante nel lago Superiore che circonda Belfiore, è dovuta a Anna Maria Pellegreffi, che nel 1921 introdusse i tuberi del fiore di loto nel lago perché si pensava di sfruttare la farina ricavata dai rizomi per l’alimentazione. Una leggenda più romantica fa invece risalire la nascita dei fiori di loto a una storia d’amore in cui l’amata, una giovane orientale, morì cadendo nelle acque del lago in cui si stava specchiando e l’amato, disperato, prima di gettarsi nel lago per seguire la sorte dell’amata, vi gettò dei semi del fior di loto affinché il profumo e la delicatezza dei fiori che si aprono nella stagione estiva ricordassero per sempre il profumo e la dolcezza della sua amata. Il profilo monumentale della città, lo sky-line di Mantova conosciuto in tutto il mondo, inconfondibile è ammirabile proprio da un inconfondibile luogo: le acque dei Laghi. La città è anche gemellata con la città di Madison nel Wisconsin (Stati Uniti d’America) proprio perché anche la città americana è circondata dai laghi. I tre specchi d’acqua, un tempo quattro con Lago Paiolo ora scomparso, che abbracciano e circondano la città si originano dall’allargarsi del fiume Mincio e fin dal 1190 l’opera di Alberto Pitentino, ingegnere ed architetto, ne ha disegnato l’assetto idraulico, rimasto attuale. Da diversi anni le verdi rive e le sponde dei tre laghi sono state trasformate in “parco perturbano” ed adeguatamente attrezzate. Vi sono attracchi per le barche sia dei pescatori, sia per la navigazione fluviale di diporto, sentieri ciclo-pedonabili e aree verdi attrezzate anche con panchine per riposarsi e per ammirare le bellezze naturali circostanti. Lungo viale Mincio, che costeggia il Lago di Mezzo, vi sono numerosi parcheggi, anche per disabili. Per i giovani, bambini e per tutti gli appassionati di scienza, le coste del lago di Mezzo ospitano il “Sentiero della Scienza” con uno spazio didattico di giochi scientifici all’aperto, da sperimentare in loco. Lungo queste sponde si può imbarcarsi per la navigazione dei Tre Laghi o in altre località caratteristiche quali Governolo (dove il Mincio si immette nel Po), San Benedetto con la famosa Abazia Polironiana, la magica Venezia e Chioggia. Nel periodo che va dalla primavera a inizio autunno sono numerose le escursioni che si possono fare in barca, in bicicletta o a piedi per ammirare le bellezze naturalistiche e la fauna tipica dei Laghi.
Fiori di Loto sul Lago Superiore (fonte: it.wikipedia.org)
Oltre ai fior di loto già citati vi è una specie autoctona tipica dei laghi mantovani: la castagna acquatica (“Trapa natane”) detta Trigol, che si sviluppa in particolare sul lago di Mezzo e che ha una forma di piramide e si può mangiare. Vi sono anche piccole isole di ranuncolo d’acqua (“Nuphar luteum”) dal bel colore giallo oro, ninfee bianche ed erbe che galleggiano. Gallinelle d’acqua, folaghe, aironi rossi, germani e alcune colonie di cigni bianchi rappresentano la fauna che trova nei laghi di Mantova l’habitat naturale. I tre laghi rappresentano anche una meta molto ambita e frequentata dagli appassionati di pesca sportiva. I laghi Inferiore e di Mezzo offrono le sponde ed i luoghi silenziosi ed immersi nel verde per poter pescare.