Milano, un Sant’Ambrogio in streaming, dalla prima della Scala agli ambrogini
Ambrogini in streaming da Palazzo Marino, in questo 2020 funestato dal Covid: la pandemia non risparmia il Sant’Ambrogio dei milanesi, e, come la prima della Scala, caso unico dalla fine della seconda guerra mondiale, e’ online anche la cerimonia di consegna delle civiche benemerenze da parte del Comune di Milano. Che spiega, in una nota, come “nel rispetto delle norme anti-Covid l’evento non sarà aperto al pubblico”.
Nel 2020, la Commissione milanese ha selezionato quattro medaglie d’oro alla memoria, quindici medaglie d’oro e venti attestati di civica benemerenza. Il riconoscimento va anzitutto agli operatori sanitari Impegnati, e purtoppo in molti casi caduti, nel contrasto alla pandemia nelle strutture e negli ambulatori della citta’ e della regione.
Premiati, tra gli altri, Fedez e Chiara Ferragni: lo scorso marzo la coppia aveva donato100mila euro all’ospedale San Raffaele di Milano e aveva lanciato contestualmente una grande raccolta fondi che ha permesso di aprire una nuova terapia intensiva. Ambrogino d’oro, tra gli altri, anche per Giorgio Vittadini, professore ordinario di Statistica metodologica all’Università degli Studi di Milano Bicocca, fondatore e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, per il cantautore Fabio Concato, per l’ex direttore del Piccolo Teatro di Milano, Sergio Escobar, Claudio Trotta, per Ambrogio Beccaria (velista), per Cosima Buccoliero, direttrice del carcere di Bollate. Le medaglie d’oro vanno poi a suor Anna Monia Alfieri, Loredana Bulgarelli, Elisabetta Dejana, Ernesto Emanuele, Susanna Mantovani, Vincenzo Maria Mazzaferro, Gigi e Gabriella Pedroli, Antonietta Romano Bramo, Claudio Trotta.
Le Medaglia alla Memoria, dedicate a chi ha dato lustro a Milano ed è scomparso, saranno assegnate invece a Beppe Allegri e Mauro Rosmini, due tassisti morti per Covid, a Cristina Cattafesta, attivista per i diritti delle donne e fondatrice del Cisda, il Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane, e a Raffaele Masto, giornalista di Radio Popolare.